Affrontare la paura della formazione professionale: come trasformare l’ansia in opportunità di crescita.
Formazione è sinonimo di crescita professionale, rappresenta gli elementi cruciali ed i pilastri fondamentali per il successo in qualsiasi carriera.
Tuttavia, nonostante i gli evidenti e chiari benefici che comporta, molte persone sperimentano una certa paura o ansia all'idea di intraprendere percorsi formativi. Questa preoccupazione può influenzare negativamente la volontà di migliorarsi e aggiornarsi, ostacolando il potenziale di crescita individuale e professionale. Una delle principali ragioni dietro questa paura è il timore del cambiamento. Spesso le persone si sentono a proprio agio nella routine quotidiana e nella familiarità delle loro pratiche già consolidate.
L'idea di dover abbandonare la propria zona di comfort per adottare nuove competenze, integrarsi con nuovi metodi di lavoro e relazionarsi con nuovi colleghi e datori di lavoro può risultare destabilizzante e angosciante; questo cambiamento può sembrare destabilizzante e provocare ansia, poiché richiede un confronto con l'ignoto e l’abbandono di vecchie e care abitudini, è un processo che genera molta resistenza e inquietudine.
La propria zona di comfort è una vera e propria trappola. "Si è sempre fatto così" rappresenta un luogo mentale in cui ci si sente sicuri e protetti.
Tuttavia, rimanere in questo spazio può portare all'inerzia e all’indifferenza. Le innovazioni e i progressi non nascono dal fare ciò che è stato sempre fatto, ma dall'esplorazione di nuove idee, dall'assunzione di rischi calcolati, dallavolontà di sperimentare, dall’iniziativa personale. Riconoscerlo fa parte delproprio percorso di crescita. La paura di sentirsi inadeguati o di non essereall'altezza delle aspettative è un'altra ragione comune. Molti lavoratori temono di non avere le capacità necessarie per affrontare nuove sfide come ipercorsi formativi o di non riuscire a comprendere il materiale didattico, spesso non riescono ad affrontare neanche il pensiero di “doversi rimettere suilibri”.
Questo timore di fallire può risultare paralizzante, impedendo di cogliere le opportunità di miglioramento, sviluppo e crescita professionale, contribuendo ad insicurezze personali. Inoltre, le esperienze negative passate legate alla formazione precedente (quella primaria, ad esempio), possono contribuire e rafforzare la paura. Se una persona ha avuto difficoltà con i percorsi scolastici, fallimenti accademici o esperienze di apprendimento frustranti, è probabile che porti con sé queste emozioni negative.
Questi ricordi possono scoraggiare dall'intraprendere nuovi percorsi di sviluppo professionale poiché il timore di rivivere le stesse difficoltà e insuccessi, in chi li ha fissati nella mente, è una certezza.
Consideriamo anche la paura di non riuscire a gestire l’impegno scolastico, il timore di non riuscire a dedicare abbastanza tempo ed energie, sono ostacoli in comune. La difficoltà nell’assimilare nuovi concetti e competenze, in particolare, si può riscontrare in lavoratori con responsabilità familiari che richiedono attenzione prioritaria, lavoratori che sono lontani dal percorso scolastico da tempo e che hanno svolto solo il primo ciclo di istruzione.
La conseguenza può portare a procrastinare o addirittura a rinunciare alle opportunità di apprendimento. Le pressioni e aspettative esterne, come quelle dei datori di lavoro, dei colleghi o della famiglia, possono aggiungere ulteriore aumentare lo stress associato alla formazione. Sentirsi osservati e giudicati durante il processo di apprendimento, può compromettere la concentrazione e la fiducia in se stessi rendendo più difficile il raggiungimento dei risultati desiderati. Per superare la paura della formazione è essenziale adottare un approccio consapevole e strategico.
Accettare il cambiamento e riconoscere che è una parte inevitabile della crescita professionale serve per vedere la formazione come un'opportunità di miglioramento personale e lavorativa e può trasformare la paura in motivazione. ll dialogo con colleghi che hanno già affrontato percorsi di formazione simili, può fornire sia supporto emotivo che pratico, riducendo il senso di isolamento e aumentando la motivazione individuale.
Creare un piano di studio ben strutturato e organizzato può aiutarci a gestire e mitigare il sovraccarico di informazioni. Anche la suddivisione del materiale didattico in piccole parti come dispense o fascicoli ci può aiutare e stabilire obiettivi realistici e concreti e può rendere il processo di apprendimento meno pesante. Iniziando a riflettere sulle esperienze negative passate e cercando di capire cosa non ha funzionato, può essere di supporto e di grande aiuto.
Gestire la paura di non riuscire a memorizzare i concetti o esprimerli con adeguatezza linguistica è cruciale, ma anche superabile con la giusta strategia e impegno.
Comprendere quindi le ragioni alla base di questa inquietudine e adottare strategie per affrontarla può trasformare l'ansia in un'opportunità di crescita affinché la formazione professionale non solo arricchisca le competenze e le conoscenze, ma sia un ottimo investimento e possibilità di carriera e sviluppo personale, contribuendo a un futuro professionale più soddisfacente e di successo. Superare la mentalità del "si è sempre fatto così" è cruciale, quando sentiamo questa frase è il momento giusto per cambiare passo.
Oggi il cambiamento è inevitabile e l'innovazione è determinante per il successo, è fondamentale quindi mettere in discussione le pratiche adottate da tempo sfidando le con nuove idee e metodi. Promuovere una cultura di adattamento e miglioramento continuo e investire nella formazione sono passi sostanziali per superare questa mentalità limitante. Solo così potremo affrontare gli obiettivi del futuro con fiducia e determinazione, trasformando le nostre organizzazioni e le nostre carriere.
La formazione continua e l'aggiornamento professionale sono strumenti potenti, sono la chiave del successo e della realizzazione personale.
Silvia Alessandra Terzo
Vice segretario Generale SIASO